Vuoi smettere di russare?

Non è solo russare: 5 verità scioccanti sulle apnee notturne che potrebbero salvarti la vita

Il russare è un fenomeno così comune da essere spesso considerato un semplice fastidio notturno, oggetto di battute o di sopportazione paziente da parte di chi dorme accanto. Tuttavia, dietro a quel rumore familiare può nascondersi un nemico silenzioso e molto più pericoloso della perdita di qualche ora di sonno.

In molti casi, infatti, il russamento è il sintomo principale di una condizione medica seria e ampiamente sottodiagnosticata: la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS). Questa patologia, caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno, non si limita a disturbare il riposo, ma mette a serio rischio la salute generale dell’organismo. Questo articolo svela cinque aspetti cruciali e sorprendenti dell’OSAS, basati su dati concreti che è fondamentale conoscere.

1. È un’epidemia silenziosa: la stragrande maggioranza non sa di averla

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno è molto più diffusa di quanto si possa immaginare. Secondo recenti studi, in Italia ne soffre il 27% della popolazione, con una prevalenza che raggiunge il 49% negli uomini e il 23% nelle donne. Questo si traduce in oltre 16 milioni di italiani, un numero paragonabile all’intera popolazione della Lombardia e del Lazio messe insieme. Nonostante questi numeri impressionanti, il dato più allarmante è un altro: si stima che solo il 4% dei casi venga effettivamente diagnosticato.

Questo significa che un incredibile 96% delle persone con OSAS non sa di averla e, di conseguenza, non riceve alcun trattamento. Milioni di individui convivono quotidianamente con i rischi di questa sindrome senza esserne consapevoli. A rendere il quadro ancora più preoccupante è il fatto che, di questa enorme fetta di popolazione non diagnosticata, circa il 15% soffre di una forma grave della patologia.

2. Non è solo stanchezza: moltiplica il rischio di incidenti e malattie gravi

L’impatto dell’OSAS va ben oltre la sonnolenza diurna. Le interruzioni respiratorie notturne creano uno stato di stress cronico per l’organismo, con conseguenze dirette e misurabili. I dati mostrano un aumento drammatico del rischio di incidenti e patologie severe:

  • Rischio di incidenti stradali 2 volte superiore
  • Rischio di incidenti sul lavoro 3 volte superiore
  • Rischio di Ictus e Malattie Cardiovascolari 4 volte superiore

Inoltre, l’OSAS non è un disturbo isolato, ma un fattore che aggrava e si intreccia con altre condizioni mediche. Le statistiche di correlazione sono impressionanti, evidenziando la presenza di apnee notturne in:

  • 50% dei pazienti con fibrillazione atriale
  • 60% dei pazienti con pregresso ictus
  • 70% dei pazienti con diabete
  • 80% dei pazienti obesi, con pregresso infarto o con ipertensione difficile da trattare

Queste correlazioni non sono casuali. Ogni apnea notturna priva il corpo di ossigeno e innesca un’ondata di ormoni dello stress, mettendo a dura prova il cuore, alterando il metabolismo degli zuccheri e alimentando l’infiammazione sistemica, il che spiega il suo ruolo devastante in patologie cardiache, ictus e diabete.

3. Nei bambini, anche il semplice russare è un campanello d’allarme

Se nell’adulto il russamento è un sintomo che merita sempre un approfondimento, nel bambino la situazione richiede un’attenzione ancora maggiore e immediata. Spesso liquidato come una caratteristica innocua o una fase passeggera, il russamento infantile è in realtà un segnale da non sottovalutare mai. Su questo punto, le conclusioni della comunità scientifica sono nette e inequivocabili:

Il bambino che russa è già patologico e va trattato sempre anche se non ha OSAS.

Questa affermazione sottolinea un principio fondamentale: a differenza dell’adulto, nel bambino qualsiasi forma di respirazione rumorosa e ostruttiva durante il sonno indica un problema che necessita di valutazione. L’approccio terapeutico, infatti, prevede soluzioni concrete come la rimozione chirurgica di tonsille e adenoidi ipertrofiche o specifici trattamenti ortodontici per correggere la struttura del palato.

4. Interrompe il riposo e sabota i processi vitali del corpo

Il sonno non è un semplice stato di “spegnimento” del corpo, ma un processo fisiologico attivo e fondamentale per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere. Durante il sonno, l’organismo svolge una serie di funzioni vitali che la veglia non permette. Tra queste, le più importanti sono:

  • Recupero di energia
  • Fissazione della memoria e potenziamento delle capacità cognitive
  • Stimolazione dei processi di crescita (come il rilascio dell’ormone della crescita)
  • Ricalibrazione metabolica generale
  • Potenziamento del sistema immunitario
  • Protezione del sistema cardiovascolare

Le apnee notturne, causando centinaia di micro-risvegli durante la notte, frammentano la struttura del sonno e impediscono che questi processi essenziali si svolgano correttamente. Il risultato non è solo la sonnolenza, ma un vero e proprio sabotaggio della capacità del corpo di ripararsi, ricaricarsi e proteggersi. Questo è particolarmente grave nei bambini, per i quali un sonno di qualità è indispensabile per un corretto sviluppo fisico e cognitivo.

5. La soluzione non è sempre la maschera: esistono alternative efficaci e confortevoli

Quando si parla di trattamento per le apnee notturne, il pensiero va quasi subito alla C-PAP (Continuous Positive Airway Pressure), la maschera che eroga un flusso d’aria continuo. Questo strumento resta il trattamento più efficace, soprattutto per le forme gravi di OSAS. Tuttavia, non è l’unica soluzione disponibile.

Secondo l’American Academy of Sleep Medicine, per i casi di apnea lieve e moderata esistono delle valide alternative, spesso più confortevoli per il paziente. Tra queste spiccano gli apparecchi di avanzamento mandibolare (MAD). Si tratta di dispositivi simili a un bite che, indossati durante la notte, spostano leggermente la mandibola in avanti, impedendo alla base della lingua di collassare all’indietro e bloccare le vie aeree, che è la causa principale del russamento e delle apnee. Secondo le recenti statistiche dell’American Sleep Disorders Association, l’efficacia di questi dispositivi è notevole:

  • Nel 94% dei casi il russamento viene ridotto.
  • Nel 50% dei casi viene completamente eliminato.

Un vantaggio cruciale dei MAD è il loro miglior grado di accettazione da parte dei pazienti, fattore che aumenta significativamente la probabilità che la terapia venga seguita con costanza, garantendone il successo.

apparecchi russamento

Conclusione: Un rumore da non ignorare

L’OSAS è molto più di un semplice russare. È una condizione medica seria, diffusa e potenzialmente pericolosa, ma allo stesso tempo diagnosticabile e trattabile. Ignorare i segnali significa esporsi a rischi concreti per la propria salute e sicurezza. Conoscere la realtà di questa patologia è il primo passo per prendere coscienza del problema e agire.

E se quel russare fosse molto più di un semplice fastidio notturno? Parlarne con il proprio medico potrebbe essere il primo, fondamentale passo per proteggere la propria salute a lungo termine. Se vuoi saperne di più sulla terapia leggi questo nostro articolo.

Revisioni (Review) e Articoli Scientifici di Rilievo

La letteratura scientifica internazionale e nazionale offre numerose revisioni che riassumono lo stato dell’arte sulla diagnosi, la fisiopatologia e le opzioni terapeutiche per l’OSAS.

  • Revisioni Generali:
    • Malhotra A, Orr JE, Owens RL. On the cutting edge of obstructive sleep apnoea: where next? The Lancet. Respiratory Medicine. 2015;3(5):397-403. Una panoramica sulle frontiere della ricerca nell’OSAS.
    • Dempsey JA, Veasey SC, Morgan BJ, O’Donnell CP. Pathophysiology of sleep apnea. Physiological Reviews. 2010;90(1):47-112. Un’analisi approfondita dei meccanismi fisiopatologici alla base della sindrome.
    • Caples SM, Gami AS, Somers VK. Obstructive sleep apnea. Annals of Internal Medicine. 2005;142(3):187-197. Un articolo di revisione classico che fornisce una solida base di conoscenza.
  • Articoli su Aspetti Specifici:
    • Rischio Cardiovascolare: Drager LF, McEvoy RD, Barbe F, Lorenzi-Filho G; European Respiratory Society Task Force on Sleep Disordered Breathing. Sleep apnea and cardiovascular disease: lessons from recent trials and need for team science. American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. 2017;196(12):1480-1489.
    • Diagnosi: Epstein LJ, Kristo D, Strollo PJ Jr, et al. Clinical guideline for the evaluation, management and long-term care of obstructive sleep apnea in adults. Journal of Clinical Sleep Medicine. 2009;5(3):263-276. Sebbene non recentissimo, rimane un riferimento per l’approccio clinico.
    • Trattamento: Randerath W, Verbraecken J, Andreas S, et al. Definition, discrimination, diagnosis and treatment of central breathing disturbances during sleep. European Respiratory Journal. 2017;49(1):1600959. Include un’ampia sezione sul trattamento con dispositivi a pressione positiva (CPAP).

Libri e Trattati

Per uno studio più approfondito, esistono diversi manuali e trattati dedicati alla medicina del sonno che dedicano ampio spazio all’OSAS.

  • Kryger M, Roth T, Dement WC. Principles and Practice of Sleep Medicine. Elsevier. Considerato il testo di riferimento a livello mondiale sulla medicina del sonno, con capitoli esaustivi sull’OSAS.
  • Restivo O, Braghiroli A. La medicina del sonno. Dalla fisiologia alla clinica. Poletto Editore. Un testo in lingua italiana che offre una panoramica completa dei disturbi del sonno.
  • Toffoli E, Rinaldi F. La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno. Approccio diagnostico e terapeutico. Griffin. Un manuale pratico rivolto ai clinici.

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